utente anonimo
il giorno 10 Gennaio 2010 alle 21:01 ha scritto
Non capisco il perché di questa complicata (e pericolosa per via degli spostamenti vincolati dai cavi) "procedura tampone".
Personalmente non ho mai sentito di auto che, se restano a batteria staccata, perdono irrimediabilmente paramteri di abs, sensori di sterzo o peggio centraline di iniezione. Se chi ha scritto l'articolo è al corrente di auto con questi comportamenti, faccia i nomi di questi modelli.
Di solito tutte le centraline e i sensori hanno i parametri vitali memorizzati su memorie non volatili; l'unica cosa che può capitare è la perdita dei parametri di auto-apprendimento accumulati col tempo, cosa documentata ampiamente sui manuali di istruzioni, e che al massimo può causare solo alcune piccole irregolarità di alimentazione nei primi 5-10km.
Ma torniamo al collegamento. Partendo dal presupposto che stiamo sostituendo una batteria NUOVA, quindi perfettamente efficiente, con una NON FUNZIONANTE, o quantomeno SCARICA, il collegamento in parallelo proposto nell'articolo causerà lo scaricamento della batteria "buona" per tentare di ricaricare quella da sostituire. Se poi la batteria da sostituire ha un elemento in corto, allora la cosa peggiora ulteriormente in quanto la batteria nuova sarà costretta a erogare fortissime correnti a causa dell'elemento in corto. Ecco perché è noto a tutti che in caso di collegamenti di questo tipo, ad esempio per accendere un'auto con batteria scarica, il polo negativo dell'auto carica va collegato a un punto della massa della vettura da soccorrere, il più lontano possibile dalla batteria.
Inoltre la procedura descritta espone l'utente a rischio di scintille e cortocircuiti.
Redazione patenteOk
il giorno 18 Gennaio 2010 alle 09:01 ha scritto
Ciao.
Grazie della segnalazione. Inoltreremo le tue analisi al redattore dell'articolo :)
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Personalmente non ho mai sentito di auto che, se restano a batteria staccata, perdono irrimediabilmente paramteri di abs, sensori di sterzo o peggio centraline di iniezione. Se chi ha scritto l'articolo è al corrente di auto con questi comportamenti, faccia i nomi di questi modelli.
Di solito tutte le centraline e i sensori hanno i parametri vitali memorizzati su memorie non volatili; l'unica cosa che può capitare è la perdita dei parametri di auto-apprendimento accumulati col tempo, cosa documentata ampiamente sui manuali di istruzioni, e che al massimo può causare solo alcune piccole irregolarità di alimentazione nei primi 5-10km.
Ma torniamo al collegamento. Partendo dal presupposto che stiamo sostituendo una batteria NUOVA, quindi perfettamente efficiente, con una NON FUNZIONANTE, o quantomeno SCARICA, il collegamento in parallelo proposto nell'articolo causerà lo scaricamento della batteria "buona" per tentare di ricaricare quella da sostituire. Se poi la batteria da sostituire ha un elemento in corto, allora la cosa peggiora ulteriormente in quanto la batteria nuova sarà costretta a erogare fortissime correnti a causa dell'elemento in corto. Ecco perché è noto a tutti che in caso di collegamenti di questo tipo, ad esempio per accendere un'auto con batteria scarica, il polo negativo dell'auto carica va collegato a un punto della massa della vettura da soccorrere, il più lontano possibile dalla batteria.
Inoltre la procedura descritta espone l'utente a rischio di scintille e cortocircuiti.
Grazie della segnalazione. Inoltreremo le tue analisi al redattore dell'articolo :)
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